Le ferratelle al mosto che volevano essere nevole

by Laura Ottaviantonio
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Il mosto in Abruzzo è uno degli ingredienti più utili a insaporire la nostra marmellata d’uva, insieme a mandorle, cacao e cannella. E’ possibile tuttavia, proprio nella produzione dolciaria, ritrovarlo negli impasti più comuni come ad esempio quello delle ferratelle o delle nevole ortonesi.

Si tratta in realtà di impasti differenti per la presenza delle uova nelle prime, più dorate, e l’assenza nelle seconde dai toni più bruniti. Differente è anche la forma che si ottiene da ferri diversi: più scanalati quelli delle ferratelle, più lisci quelli delle nevole che infatti risultano più sottili e arrotolabili in forma conica.

E allora il nome più appropriato alla mia proposta sarebbe quello di ferratelle in virtù del ferro impiegato, ma l’impasto aromatico al mosto, cannella e arancia, e privo della presenza di uova, aiuta a suggerire il sapore speziato di cui solo la città di Ortona può rivendicare la paternità assoluta, quello delle nevole.

E io, pur con uno strumento non autoctono ho deciso di prendere spunto dalla tradizione ortonese e non mi sono tirata indietro neanche davanti al passaggio più complesso della ‘spaccatura’. Si tratta del momento in cui si seziona in due la cialda ancora calda e si procede al suo arrotolamento che nel mio caso è stato favorito dall’utilizzo di coni di acciaio.

Inutile dire che per questa pratica esistono nella città di Ortona mani espertissime che meriterebbero di diventare un patrimonio protetto.

In attesa di trovare il ferro adatto a ripetere un esperimento più vicino possibile a ciò che tradizione vuole, ho gustato le mie ferratelle aromatizzate al mosto farcendole con la panna, esattamente come nella città di Ortona mi sono state servite la prima volta le nevole più classiche.

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Nevole di Ortona

Laura OttaviantonioLaura Ottaviantonio

Ingredienti
  

  • 500 gr di farina di grano duro
  • 500 gr di farina di grano tenero
  • 1 bicchiere di olio extravergine di oliva
  • 2 bicchieri di mosto cotto
  • 1 arancia
  • 1 cucchiaino di cannella

Istruzioni
 

  • Mettere a bollire a fuoco lento in un tegame olio e mosto cotto e, una volta giunti a ebollizione, versare il liquido in un recipiente dove sono state messe in precedenza la farina, la cannella e la buccia dell'arancia. Impastare bene il tutto e formare con le mani delle palline di pasta della grandezza di una noce. Far riscaldare il ferro (attrezzo tipico per la cottura particolare di questo dolce) e posizionare le noci d'impasto al centro del ferro.
  • Chiudere il ferro e far cuocere per 10 secondi il dolce. Girare il ferro e terminare la cottura.
  • Togliere dal fuoco la cialda che si è formata, spaccarla a metà con un coltello affilato e avvolgerla velocemente formando un cono.
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1 commento

Ulica 21 Settembre 2015 - 19:12

Che buone queste cialdine croccanti ripiene di panna montata!
Una bella ricetta che usa il mosto che ha tutto il sapore dell’autunno dentro. 🙂
Bravissima Laura! 🙂
Ulica

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