Sono lampare le luci in mezzo al mare: pasta alla giuliese

by Patrizia Marini
2,5K Visite

La prima volta che ho visto la scia di luci in mezzo al mare, ho pensato anch’io ad una piccola città spuntata dalla calma dell’immensa distesa marina, in una sera come tante, senza luna.

Uno spettacolo bellissimo che si rinnova tutte le volte che mi capita di vederlo.

Sono lampare, le luci in mezzo al mare, particolari barche attrezzate per la pesca del pesce azzurro.

Escono di notte e non deve esserci luna piena. Da imbarcazioni più grandi , vengono calate in mare barche più piccole corredate di grosse lampade, si gettano le reti e si aspetta che i pesci attirati dalle luci, si avvicinino per pescarli. Come le lampare della splendida canzone che penso, amiamo in tanti.

“Vide le luci in mezzo al mare pensò alle notti là in America ma erano solo le lampare e la bianca scia di un’elica…” (Caruso – Lucio Dalla)

In Abruzzo il mare non manca, abbiamo la fortuna di avere chilometri e chilometri di costa, con quattro porti più importanti ed altri piccolini e graziosi in diversi paesi. A me piace passeggiare al porto, osservare le barche allineate ordinatamente.

Da una parte quelle turistiche, le vele ripiegate, gli alberi nudi che svettano, specchiandosi in acqua e che escono solo per il piacere di una “vacanza galleggiante”. Dall’altra i pescherecci e le piccole barchette scolorite ed invecchiate dal tempo, che solcano le onde spesso in condizioni climatiche sfavorevoli, per quello che è uno dei primi mestieri esistiti al mondo, la pesca.

17895509738 5f1c491129 o

Vite parallele che non si incontrano mai, tanto sono diverse. Accomunate dallo stesso amore e dallo stesso rispetto per un elemento che, nella sua grandezza ispira sì bellezza, ma anche gran timore.

Trovarsi al porto quando i pescherecci rientrano ha il suo fascino. Aspettare per vedere cosa hanno preso i marinai, cosa il mare ha offerto, con più o meno generosità a chi ha sicuramente grande pazienza.

E l’Adriatico sa essere un mare generoso ed è particolarmente ricco di pesce azzurro, così denominato per la caratteristica colorazione dorsale tendente al blu, spesso al verde e argentea della parte ventrale e che comprende diverse varietà, quali alici, sarde, sgombri, palamite, sugarelli.

Pesci considerati poveri e dai prezzi contenuti, proprio grazie alla gran quantità di pescato, ottimi e preziosi dal punto di vista nutrizionale. Il pesce azzurro ha infatti un buon valore proteico, è ricco di Omega 3, i famosi grassi insaturi, oltre a vitamine ed altre sostanze che lo rendono un alimento completo.

Cucinare il pesce per me è molto semplice e naturale, ho imparato a farlo fin da ragazzina, quando ancora era solito passare il pescivendolo ambulante che veniva a suonare alla porta, e nessuno mancava di scendere e vedere cosa aveva da offrire quel giorno. E tra i tanti piatti che conosco con il pesce azzurro quale ingrediente principale, non sapevo cosa scegliere, cercavo però un piatto dai sapori autentici e di carattere, qualcosa di particolare e caratteristico.

Ci ha pensato il Signor Augusto che ringrazio infinitamente, a donarmi una ricetta perfetta, preziosa ed originale, che racchiude nei suoi pochi e semplicissimi ingredienti, storie di mare e di marinai dalle radici profonde e lontane.
Una ricetta preparata da tantissimo tempo a Giulianova, con il pesce povero azzurro di basso costo, che costituisce da sempre, una quota importante della parte di salario corrisposto in natura ai marinai imbarcati sulle lampare: la “pasta con piccato di pesce alla giuliese”.

L’intenso profumo di mare ed il sapore della preparazione, è direttamente proporzionale alla freschezza del pesce ed alla fragranza dei pomodori. E c’è da fidarsi ciecamente, il profumo che evapora e sale su, dalla pentola, quando il pesce comincia a cambiare colore è inebriante e … da provare!

Linguine con piccato alla giuliese

Patrizia Marini

Ingredienti
  

  • 1 kg di sgombri freschissimi
  • 2 spicchi di aglio rosso
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 kg di pomodori ben maturi (cuore di bue a pera rovesciata abruzzese; fuori stagione
  • 800 g di pelati)
  • Mezzo bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extra vergine di oliva
  • Sale pepe, peperoncino
  • 400 grammi di linguine o spaghetti di ottima qualità

Istruzioni
 

  • Eviscerate, lavate bene e sfilettate il pesce (o fateki sfilettare dal pescivendolo;
  • comunque mai comprare filetti già pronti), eliminate bene tutte le spine e la pelle poi
  • tagliare la polpa a pezzetti.
  • Posizionate il trito su un tagliere, aggiungete l’aglio sbucciato e tritato e le sole foglie
  • del prezzemolo.
  • Utilizzando un coltello pesante, a lama larga, preparate pazientemente un battuto
  • amalgamando bene gli ingredienti.
  • Versate l’olio in una pentola capiente e fatelo scaldare, aggiungete il piccato di pesce
  • e fatelo sbianchire velocemente.
  • Appena il pesce ha cambiato colore, sfumate con il vino e pepate leggermente; quando
  • l’alcool è evaporato unite i pomodori spellati, privati dei semi e tagliati a pezzetti (o i
  • pelati passati al passaverdure).
  • Cuocete per una ventina di minuti ed aggiustate di sale.
  • Cuocete le linguine in abbondante acqua salata, scolateli al dente e condite con il sugo
  • preparato.
  • A piacere si può aggiungere peperoncino piccante in polvere o poco olio al peperoncino.
Hai provato questa ricetta?Facci sapere come è!

18043103510 ff15bba9e6 o

[yumprint-recipe id=’92’]

 

Ti potrebbe anche interessare ...

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.

Apri chat
1
Chatta con noi per più info
Scan the code
Salve,
Come possiamo esserle utile?

Hello,
Can we help you?