
Che la ferrovia Sulmona-Carpinone-Isernia è tra le più belle d’Italia non è civetteria, è un dato di fatto! Attraversa aree collinari, paesi e borghi tra i più belli d’Italia e montagne innevate d’inverno e verdi d’estate.
In Abruzzo sicuramente non parliamo di TAV, al contrario, siamo lontani dalle stazioni affollate e dai treni ad alta velocità. Noi siamo più per il viaggio lento, per la riscoperta delle tante meraviglie che la storia ci ha regalato e per la condivisione di questi tesori come il bellissimo convoglio d’epoca che permette agli avventori di fare un viaggio nel tempo attraversando parchi naturali, borghi dalle origini antiche e montagne innevate d’inverno e verdissime d’estate.
Inaugurata nel 1897, la ferrovia Sulmona-Carpinone-Isernia collegava l’Abruzzo con il Molise.
In poco più di 128 km si passa da un’altitudine collinare agli oltre 1200 metri. Mentre i pochi chilometri che separano Isernia a Carpinone sono ancora aperti al traffico ferroviario, il resto della linea, da qualche anno, è percorso solo da treni storici grazie alla collaborazione tra la Fondazione delle Ferrovie dello Stato, che si occupa di promuovere le ferrovie storiche e che ha inserito questa strada ferrata nel progetto Ferrovie senza tempo e l’Associazione Le Rotaie.
Ebbene, questa strada ferrata è chiamata “Transiberiana d’Italia” perché d’inverno la neve cade spesso sulle rotaie e sul paesaggio circostante e, guardando dal finestrino, si può immaginare di essere sulla Transiberiana che collega Mosca a Vladivostok. Inoltre vanta il fatto di essere un’opera ingegneristica ferroviaria di gran valore. Il fatto che si passi in pochi chilometri da una pendenza all’altra e che i binari attraversino percorsi montuosi ha reso necessaria la costruzione di gallerie, ponti e viadotti. Il percorso tortuoso ha messo alla prova i professionisti del tempo che, però, hanno contribuito a mettere in piedi uno dei capolavori dell’ingegneria ferroviaria italiana. Le gallerie sono più di 50 e la più lunga misura oltre 3 chilometri. Ci sono poi cavalcavia, ponticelli, acquedotti.
Si tratta, insomma, di un insieme di bellezze naturalistiche e opere di alto interesse ingegneristico, da percorrere almeno una volta per scoprire un lato nascosto dell’Italia in grado di regalare emozioni e sorprese. Ogni mese, lungo il tragitto sono organizzati percorsi tematici che consentono a turisti e curiosi di salire su un treno costruito tra il 1920 e il 1930 e, con lentezza, ammirare il paesaggio magari allietati dalla gioia che trasmettono i musici locali.
Non solo natura: il viaggio permette di lasciare, per una giornata, a casa la frenesia quotidiana e di riscoprire cultura, tradizioni, musica e arte dei paesi attraversati dalla ferrovia. Nei luoghi dove il treno fa tappa, infatti, sono allestiti stand gastronomici e ad accompagnare ogni fase del tour c’è un gruppo di musica popolare che fa conoscere i suoni dell’Abruzzo e del Molise anche a chi non li ha mai sentiti.
I luoghi che tocca la Transiberiana d’Italia sono: Sulmona, Pescocostanzo, Palena, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio, Castel di Sangro, Pescolanciano, Montedimezzo, Carovilli, Cansano, Scontrone, Isernia.
Dal 30 novembre al 23 dicembre 2018, in occasione dei caratteristici mercatini di Natale c’è un ricco calendario con eventi tutti i fine settimana da Sulmona a Roccaraso.
Sono previste due partenze al giorno (alle 8:45 e alle 10:00), viaggio a bordo di carrozze d’epoca alla volta dei borghi toccati dalla “Transiberiana d’Italia”, la ferrovia panoramica che attraversa l’Appennino.
Sul sito dell’Associazione Le Rotaie trovate le prossime tappe e i contatti per prenotare il vostro viaggio.
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Buon viaggio a tutti! 🙂