Una panzanella che parla abruzzese : La Ciaudella

by Federica Di Marcello
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Estate: tempo di sole, di mare, di vacanze, ma anche tempo di insalatone ricche di verdure colorate, di piatti freschi e leggeri che ci risparmiano di accendere i fornelli.

E chi dice estate spesso e volentieri dice “panzanella”.

Forse però non tutti sanno che, accanto alla famosa insalata toscana a base di pane raffermo e pomodori, esiste anche una versione tutta abruzzese dal nome di buffo di ciaudella.

Buffo sì ma non tanto quanto quello con cui io la ribattezzavo da piccina: la “ciaccella”.
Quante ricordi di estati passate in campagna dai nonni si affollano al nome di “ciaccella”, come scherzosamente continuo a chiamarla ancora oggi, anche se tanto bambina non lo sono più.

“Nonna, nonna mi prepari la “ciaccella” – chiedevo sempre entusiasta quando la vedevo tornare dall’orto con la busta piena di pomodori appena raccolti, quei succosi pomodori a pera d’Abruzzo il cui sapore dolce e vellutato non sono più riuscita a ritrovare negli anni, fortunatamente oggi c’è lo Shop di Taste Abruzzo dove oltre al Pera d’Abruzzo a Pezzettoni, si può trovare anche la passata.

E la “ciacciella”, gustata in tutta la sua semplicità, seduta sull’erba del prato davanti casa, all’ombra di due grandi querce, era per me il piatto più prelibato al mondo che potesse esistere, quello con cui mi si poteva rendere felice, al pari di un panino con la frittata.

Ancora oggi è così.

La ciaudella nasce come piatto povero della tradizione contadina abruzzese per riciclare il pane secco, quel pane che, bagnato con acqua e condito con pomodori rossi e succosi, buon olio extra vergine d’oliva, un pizzico di sale e una spruzzata di aceto, riprendeva così a nuova, gustosa vita.

Come accade per molte delle ricette contadine, ogni famiglia rivendica una propria versione.
La ciaudella di casa mia (quella della nonna) è sempre stata arricchita con le melancole, ovvero il tortarello abruzzese, un tipo di cetriolo dal colore verde chiaro, lungo dai 45 agli 80 cm, dall’aspetto ritorto e dalla buccia solcata da scanalature longitudinali. Croccantissimo, dolce e con pochi semi rispetto ai classici cetrioli, in Abruzzo viene coltivato per lo più su scala familiare lungo la costa, le vallate dei fiumi e nella medio-bassa collina e, per le sue caratteristiche e qualità organolettiche, merita di essere riconosciuto come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).

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Nella ciaudella di nonna (e nella mia) non mancano poi un accenno di peperoni verdi corno di bue e di cipollotto rosso fresco, che aggiungono una nota di colore in più ad un piatto già di per se stesso vivace e solare.

E il pane? L’ideale sarebbe un buon pane cotto legna, raffermo di qualche giorno o anche secco, con mollica dall’alveolatura fine, in modo da reggere bene l’inzuppo senza disfarsi.

Per finire, su tutto un ottimo olio extra vergine d’oliva, dal sapore fruttato, forte ma equilibrato, e tanto tanto basilico profumato.

Se ora, dopo tante chiacchiere, vi ho fatto venire un certo languorino e messo la curiosità di scoprire questo fresco e gustoso piatto povero d’Abruzzo, venite con me: vi racconto come si fa!

Ciaudella

Federica Di Marcello

Ingredienti
  

Istruzioni
 

  • Lavate i pomodori, divideteli a metà e privateli di torsolo e semi, raccogliendo questi ultimi in un colino posto sopra una ciotola, in modo da recuperare il succo.
  • Tagliate i pomodori a pezzetti.
  • Lavate il cetriolo ed affettatelo a rondelle di 2-3 mm.
  • Mondate il cipollotto e affettatelo con la mandolina.
  • Lavate il peperone, privatelo dei semi e tagliatelo a piccole striscioline di circa 5 mm di spessore.
  • Riunite tutte le verdure in una capace insalatiera, conditele con abbondante basilico, stracciato con le mani, olio extra vergine d’oliva, sale e, a piacere, una macinata di pepe fresco.
  • Passate velocemente le fette di pane e spruzzatele con il succo di pomodoro.
  • Riducete il pane a quadrotti e aggiungetelo nella ciotola con le verdure.
  • Mescolate tutto delicatamente e coprite con pellicola.
  • In alternativa, lasciate intere le fette di pane bagnato, disponendole su un piatto, e copritele con le verdure.
  • Fate riposare in frigo per almeno un’ora prima di servire.

Note

Al posto del succo di pomodoro, se preferite, potete spruzzare le fette di pane bagnato con poco aceto di vino bianco.
Hai provato questa ricetta?Facci sapere come è!

panzanella

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3 commenti

Chiara 11 Luglio 2016 - 18:53

questo semplice piatto racchiude in sè sapori abruzzesi che ancora una volta mi fanno dire : w la cucina italiana delle nostre regioni !Un bacio grande

Rispondi
Federica 13 Luglio 2016 - 13:52

E’ vero Chiara e sopratutto, viva la cucina semplice delle nostre nonne. Un abbraccio

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