Le pallotte "cacio e ovo" in versione appetizer

by Laura Ottaviantonio
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La ricetta delle ‘pallotte cacio e ovo’ è l’espressione di una cucina povera che si inventa da sola nel tentativo di non sprecare resti di pane raffermo e formaggio.

E in realtà, secondo un antica tradizione popolare, le prime pallotte sembrerebbero nascere nelle tasche dei pastori più che nel focolare domestico delle famiglie: quando gli avanzi di formaggio e di pane secco si consolidavano nella forma irregolare di una polpetta con cui ingannare l’appetito durante la transumanza.
Quando la ricetta si è ‘fermata’ in pianta stabile nelle case, il merito delle massaie abruzzesi è stato quello di pensare al sapore dolce di un sughetto ad hoc in cui servire le pallotte cacio ed ovo, riconosciute come piatto vero e proprio della tradizione abruzzese.

Si tratta di una ricetta che ancora oggi vive nelle case d’Abruzzo ma poca è la cultura che se ne diffonde soprattutto perché le taverne che si fanno carico di questa particolare cucina sono poche. Si tratta il più delle volte di locande ‘nascoste’ in piazzette e vicoli molto caratteristici che varrebbe la pena conoscere se si è forestieri e che dovrebbero entrare nella considerazione della gente del posto per il valore del patrimonio enogastronomico di cui sono ancora oggi testimoni.

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Così ad esempio chi fosse interessato a conoscere il perfetto equilibrio di una polpetta a base di pane e pecorino abruzzese, dovrebbe assolutamente assaggiare quelle di Filippo che in via del Getto, a Lanciano, è famoso non solo per i suoi bei baffoni ma anche per le pallotte cacio e ovo più grandi che io abbia mai visto. In questo caso, d’estate, sarebbe possibile ritrovarsi a mangiare all’aperto sotto il pittoresco dei tralci di vite che collegano tutti i terrazzini della piazzetta, tra l’odore fumante degli arrosticini in arrivo e il saluto invidioso dei passanti. Certo la ricetta delle pallotte non manca neanche dal menu della ‘taverna del Mastrogiurato’, in vico 11 Corso Roma, e che porta il nome di una delle più importanti manifestazioni della città di Lanciano. Anche in questo caso è possibile incontrare il sapore di una tradizione culinaria molto specifica dell’area frentana, che andrebbe salvaguardata semplicemente parlandone. Ecco perché in questo mese mi è piaciuto cogliere a volo l’occasione di parlare dei ‘luoghi’, oltre che delle ricette, che ancora oggi resistono al tempo, consentendoci di ricordare i sapori da cui noi amanti dell’Abruzzo proveniamo.

Nella rivisitazione che Taste Abruzzo si è proposta in questo mese, io ho optato per la versione in bianco, ideale come aperitivo gustoso in compagnia di un buon vino da sorseggiare.

PALLOTTE CACE E OVO

Laura OttaviantonioLaura Ottaviantonio
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 300 gr di formaggio pecorino
  • 300 gr di mollica di pane raffermo
  • 4 uova intere un po’ di latte se occorre
  • una manciata di prezzemolo tritato
  • 2 spicchi d’aglio tritati
  • 1 pizzico di sale
  • olio di arachide per friggere

Per il sughetto (in questa versione è facoltativa)

Istruzioni
 

Per le pallotte

  • In una ciotola capiente versare la mollica di pane, il formaggio grattugiato, sale prezzemolo e le uova (una alla volta per verificare di volta in volta la consistenza dell’impasto, solo in questo modo è possibile decidere di ridurne il quantitativo, se superfluo).
  • Lavorare il tutto con le mani e raggiunta la consistenza ideale, preparare le polpette della grandezza desiderata. 
  • Attendere che l’olio raggiunga la temperatura di 180° C e poi è possibile cominciare a friggere; le pallotte saranno cotte non appena dorate in superficie.

Versione con il sughetto

  • Una volta raffreddate è possibile scendere le pallotte in un sughetto precedentemente preparato. Riguardo quest’ultimo basterà lasciar riscaldare dell’olio con le spezie fresche e aglio e quando comincerà a soffriggere un po’ versare il pomodoro, salare e non appena comincerà a rapprendersi calarvi dentro le polpette al formaggio e lasciar insaporire il tutto qualche minuto.
Hai provato questa ricetta?Facci sapere come è!

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3 commenti

lucia 7 Ottobre 2015 - 15:56

Slurp.
Ma senti, se io non ho il rigatino oppure il pecorino piccante, posso farlo con parmigiano 36 mesi, ad esempio, oppure non ha nulla a che vedere poi, il risultato?

Rispondi
La Redazione 7 Ottobre 2015 - 16:33

Ciao Lucia, sicuramente è preferibile usare il pecorino semi stagionato, ma se le provi con il parmigiano, poi facci sapere 😉

Rispondi
Gabila 7 Ottobre 2015 - 16:45

Solo una parola…FANTASTICHE!!!!!!

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