
Molto tempo fa ho avuto l’occasione di trovare sullo scaffale di una biblioteca un vecchio ricettario abruzzese appartenuto ad una famiglia di contadini. Sfogliare le sue pagine mi ha immediatamente trasportata nell’Abruzzo della metà del secolo scorso, quando il ciclo della vita era scandito solo dai ritmi della natura e l’economia rurale era basata esclusivamente sull’autosufficienza.
In questo periodo dell’anno in cui la natura impone delle pause infatti, il lavoro dei campi si fermava e le famiglie di contadini in Abruzzo si dedicavano ad attività casalinghe di autoproduzione. Le attività più strettamente legate alla cucina durante questi mesi erano moltissime: essiccare, salare, marinare, affumicare e conservare nei vasi sott’olio e sott’aceto. I prodotti che ne derivavano servivano a mantenere a lungo il cibo in dispensa, aiutavano lo scambio tra famiglie ed erano utilizzati come doni per consolidare i rapporti, come facciamo ancora oggi.
Mentre leggevo quelle ricette dagli ingredienti e dalle preparazioni così semplici, mi si faceva sempre più chiaro il mondo in cui viveva anche mia nonna: non c’erano solo le abitudini alimentari della famiglia in quelle pagine, ma era così evidente quella stagionalità dei prodotti, a noi oggi spesso sconosciuta, che si intrecciava in maniera indissolubile ad un alternarsi di ricorrenze e feste cristiane, soprattutto relative al culto di alcuni Santi.
Tra tutte le ricette mi ha colpito molto questo sciroppo per curare la tosse del tutto naturale, fatto con i gusci delle mandorle e quei fichi secchi, pazientemente messi ad asciugare al tiepido sole autunnale, sulle ceste di vimini intrecciate da mani sapienti. Forse sarebbe più corretto chiamarlo “decotto”, data l’assenza di zucchero e la consistenza finale, ma ne riporto il nome originale utilizzato nel ricettario.
Quale migliore occasione della festa di San Biagio, protettore della gola, per rispolverare una ricetta così semplice ed efficace, adatta anche ai bambini, che racchiude le dolci essenze estive dei fichi e delle mandorle e le note agrumate dell’arancia, regina dell’inverno.
Recipe Card
- 3 litri di acqua
- 40 gusci di mandorle
- 10 fichi secchi
- La buccia di mezza arancia
- Schiacciate i gusci delle mandorle grossolanamente, tagliate i fichi secchi a pezzi e con un pelapatate pelate metà dell’arancia (solo la parte colorata della buccia). Versate tutti gli ingredienti nell’acqua e fate bollire fino a ridurre il tutto a mezzo litro.
- Bevete questo sciroppo più volte al giorno.
- Quando lo sciroppo è ancora caldo si può aggiungere a questa ricetta originale due cucchiai di miele di agrumi e il succo dell’arancia dalla quale si è tratta la buccia, per ottenere uno sciroppo più corposo.
