Chitarra abruzzese all’ortica e tarassaco

by Marianna Colantoni
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Quando la natura diventa non solo bella da apprezzare, ma buona da gustare.

Quando abbiamo festeggiato la fine del 2019 dando il benvenuto al 2020, non ci saremmo mai immaginati quello che di lì a pochi mesi sarebbe successo, ma è successo e tutti noi ci ritroviamo in casa, costretti a limitare i nostri spostamenti solo per motivazioni veramente importanti, stando attenti a mantenere le distanze di sicurezza gli uni dagli altri, protetti da mascherine e guanti perché un virus decisamente aggressivo, minaccia le nostre certezze, ridisegnando margini e confini dei nostri singoli universi.

Ma questo è ciò che vediamo soffermandoci a quella concezione di vita che ci siamo costruiti da soli: il denaro, l’economia, il potere non esistono in natura. E, a supporto di questa tesi, se andassimo a cercare la parola “natura” sul dizionario, leggeremmo questa bellissima definizione: natura è, l’insieme dei caratteri di una regione o di un gruppo umano, non ancora modificati dalla civiltà.

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E allora, con un gesto semplice, come quello di realizzare un buon piatto che contemporaneamente sia in grado di coccolare e curare noi stessi e i nostri cari, magari si può riscoprire il bello dell’essere un elemento che abita questo meraviglioso pianeta, in armonia con ciò che ci circonda.

Almeno questa è la mia speranza.

Ed è proprio dall’attesa, dalla semplicità, e dalla voglia di “arrangiarsi” come diceva sempre mia nonna quando mi raccontava le sue vicende di ragazza, che nasce questa ricetta botanica, naturale, genuina, buona e succulenta. Riscoprendo il piacere di creare qualcosa di gustoso guardandomi intorno, scrutando tra la natura che rinasce e rifiorisce, visto che è anche primavera.

E allora, pur essendo circondata da campi sconfinati, boschi e montagne, ma non potendomi spingere oltre il giardino, mi saltano all’occhio due tra le più comuni erbe spontanee: l’ortica e il tarassaco.

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Ed è così che, la mia mente decisamente poco matematica, inizia a creare un binomio che finisce con il perfetto matrimonio tra tradizione abruzzese e l’arte dell’arrangiarsi con quel che si ha, che poi, se andiamo a vedere come sono nati i piatti più importanti della nostra tradizione culinaria – italiana, non solo abruzzese – scopriremmo che sono nati tutti per necessità di utilizzare quello che si aveva. Un esempio su tutti che mi sovviene, è la ricetta delle pallotte cacio e ova nate per mano dei pastori che nei periodi di transumanza o quando uscivano per portare le greggi al pascolo, avevano a disposizione una “stozza” di pane raffermo, le uova delle galline e il formaggio pecorino che loro stessi producevano.

Da qui, l’idea di realizzare la “Chitarra abruzzese all’ortica e tarassaco” ricca non solo di gusto, ma soprattutto di proprietà come l’acido folico e il ferro grazie all’ortica, mentre il tarassaco è un ottimo alleato per i problemi digestivi e per stimolare la diuresi

A voi la video ricetta, sperando sinceramente sia tutto di vostro gradimento 🙂

Video realizzato da Francesco Colantoni e in collaborazione con Tailor Studio – Comunicazione su Misura
Per la musica si ringrazia James Ollier

SUGGERIMENTI
La nostra naturopata di fiducia Catherine de Zagon suggerisce di passare le erbe in pentola dopo averle ben lavate, poi umide e con una manciata di sale grosso, mettere sul fuoco moderato e coprire con il coperchio solo per qualche minuto. In questo modo le erbe mantengono inalterato non solo il loro colore verde brillante, ma anche e soprattuto le proprietà e i principi attivi.

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