Esplorando i Rifugi della Majella: un viaggio in montagna vista mare

Tra vette imponenti e l'abbraccio del mare, immergiti in un'avventura unica esplorando i rifugi della maestosa catena montuosa della Majella.

by Giada D'Ercole
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Sei mai stato in un rifugio di montagna? Ti piacerebbe passarci anche una notte? Quante volte ci hai pensato ma non sapevi da dove iniziare?  In questo articolo provo a darti qualche idea su sentieri, rifugi da percorrere anche con i bambini.

Siamo tutti sovrastati continuamente da stimoli per andare più veloci, per apparire nel modo migliore possibile, per dare un’immagine di se stessi spesso falsata seguendo gli stereotipi del momento tralasciando la cosa più importante, prendersi cura in maniera gentile di noi stessi. Ultimamente, stiamo assistendo al fenomeno del “back to nature”, persone alla disperata ricerca del contatto con la natura, per ottenere benefici per la salute mentale e fisica, soprattutto provando a rallentare e riflettere per trovare un equilibrio in un mondo sempre più veloce.

La montagna come qualsiasi altra attività fatta in natura, ha bisogno di essere vissuta a pieno, pazienti, silenziosi e rispettosi.

E la nostra morbida Majella, detta anche Montagna Madre,  imponente ma rassicurante, sembra dolce ma in realtà è dura, un po’ come noi abruzzesi: forti e gentili. Io la definirei come il lato dolce degli Appennini, come una montagna ricca di soffici muschi, rigogliosi boschi, cime da scalare  fino a 2800m che dall’alto accompagnano lo sguardo sul mare Adriatico.

La Majella, madre di stupende valli, è uno scrigno di bellezza selvaggia, offre non solo paesaggi mozzafiato ma anche rifugi, alcuni dei quali accoglienti che fungono da punti di ristoro per gli appassionati di trekking e non solo. In questo articolo, ci immergeremo nell’atmosfera di tre rifugi unici della Majella: rifugio Bruno Pomilio, rifugio Marcello di Marco e Rifugio Fonte Tarì.

Il quarto, EcoRifugio della Cicerana, pur non trovandosi sulla Majella ma nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, vale la pena menzionarlo in quanto è un accogliente guscio immerso nella natura selvaggia.

Rifugio Bruno Pomilio

Partiamo con il must have, il rifugio Bruno Pomilio è situato strategicamente sul “Sentiero del Parco” a 1888m, attraverso un percorso di cresta panoramico che porta al Monte Amaro, cima più alta della Majella. Il rifugio accoglie gli escursionisti con la sua atmosfera calorosa e panoramica: dal piazzale antistante è possibile seguire la valle con lo sguardo fino al mare Adriatico. Gestito con passione dal Sig. Roberto, questa struttura offre un riparo confortevole per coloro che cercano una pausa durante il loro cammino. Dispone di tutti comfort per 27 posti letto in camerate dalle 5 alle 10 persone (bisogna munirsi di proprio sacco a pelo e asciugamani da bagno), offre servizi igienici e ristorante, le cui specialità culinarie locali sono solo un tocco aggiuntivo che rende l’esperienza unica. Nel periodo natalizio il rifugio organizza il capodanno con cenone e pernotto. Consiglio sempre di chiamare prima per verificare aperture e disponibilità a causa delle condizioni meteo. Tel.0871.447830 

COME RAGGIUNGERE IL RIFUGIO BRUNO POMILIO

Ci sono diversi modi per raggiungere il rifugio, a seconda della stagione e delle vostre abilità:

  • per via escursionistica tutto l’anno, se muniti di adeguata attrezzatura e pronti ad affrontare un percorso dal livello di difficoltà medio\basso;
  • attraverso la strada provinciale SP220, che è aperta al pubblico e percorribile in macchina esclusivamente in estate;
  • tramite  il servizio di gatto delle nevi offerto dal rifugio stesso durante l’inverno, al costo di 10 euro a persona. 

Rifugio Marcello di Marco

Se dovessi consigliare un percorso per chi si sta avviando al mondo del trekking, sicuramente consiglierei il sentiero per arrivare al rifugio Marcello di Marco a 1747m di altitudine.

Nasce come rifugio pastorale, immagine di tradizione e resistenza ha una posizione strategica ai piedi della Majella, circondato tutt’intorno da profonde valli ed eremi nascosti, lo rendono un luogo ideale per chi cerca un riparo autentico nel cuore della montagna. Su di esso è stato anche scritto un libro che consiglio di lettere: Il Rifugista. Ristrutturato dai soci CAI di Pescara, questo rifugio appena finita la sua ristrutturazione è stato dedicato all’ex presidente Sig. Marcello Di Marco subito dopo la sua scomparsa. Dispone di una stanza d’ingresso ad uso comune con porta sempre aperta per le emergenze, un caminetto ed un tavolo in legno con panche. Non essendo un rifugio gestito manca di acqua corrente e riscaldamento. 

Partendo dal rifugio Bruno Pomilio, il sentiero è ben segnato con pochissime difficoltà tecniche, adatto anche ai bambini e lungo solamente 8.2km A/R.

Per utilizzare la stanza privata, prima di partire bisogna chiedere la chiave di apertura ai soci CAI di Pescara. Tel. 085.54621

Rifugio Fonte Tarì

Vi siete mai svegliati in piena montagna, guardando sorgere il sole vista mare?  Ecco qui è possibile farlo e con delle condizioni meteo ottimali sarà una delle albe più belle mai viste. Questo rifugio è unico nel suo genere! A 1540m, sopra un gradino roccioso in una posizione soleggiata, sorge questo spicchio di montagna vista mare. Nasce da un’idea di un gruppo di amici amanti della montagna e dello sport, che con passione e dedizione creano il Rifugio Fonte Tarì.

Non mi sento di consigliarla come prima esperienza, è un percorso non facilmente percorribile per chi inizia questo tipo di attività, anzi lo consiglierei a chi è già avviato con il trekking. Il rifugio completamente ristrutturato pochi mesi fa, pur conservando uno stile rustico, è moderno e confortevole con 11 posti letto, pur non essendo gestito dispone di una cucina a gas, un bagno con acqua corrente e riscaldamento con stufa a pellet. Occorre portare solo il proprio sacco a pelo, asciugamani da bagno e le vivande necessarie per i giorni da trascorrere. L’ambiente tranquillo ne fa un luogo ideale per passare qualche giorno fatto di trekking tra sentieri, grotte, panorami vista mare, aria buona e con un pò di fortuna e molto silenzio anche una visita dei camosci d’Abruzzo che vivono proprio da queste parti. 

Partendo dal paese di Lama dei Peligni possiamo dire che è raggiungibile in un paio di ore di cammino fatte di 4 km solo andata tutte in salita con un dislivello di 700m.

Per prenotare e prendere le chiavi prima di salire al rifugio, potete scrivere al gruppo di Majella Sportin Team, o scrivere sulle loro pagine social. Tel.3282226707

rifugio fonte tari abruzzo majella

EcoRifugio della Cicerana nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo

Se cercate la pace per l’anima, questo è il luogo perfetto. L’EcoRifugio della Cicerana pur non trovandosi sulla Majella, ma nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, vale la pena menzionarlo in quanto è un accogliente guscio immerso nella natura incontaminata. Situato a 1560m e circondato da montagne che sfiorano i 2000m, la Cicerana è uno storico luogo di passaggio per i viandanti attraversato da faggeti di 500 anni di vita, dove la concentrazione di specie viventi è impressionante tra cui l’Orso bruno Marsicano, il Lupo Appenninico, il Picchio di Lilford e la Rosalia Alpina.

Il rifugio completamente autonomo, nasce dalla riconversione ecologica di una villetta per una tentata speculazione edilizia ed è il primo tentativo nel Parco Nazionale d’Abruzzo di gestione di un rifugio secondo le modalità alpine. Ovvero esso è fruibile nell’ambito delle attività organizzative da Ecotur per escursioni con guide certificate oppure anche autonomamente.

Perfetto per chi sta iniziando a fare trekking anche in famiglia con i bambini. Il rifugio è dotato di una cucina, una camerata con 10 posti letto, un bagno, e un’accogliente sala munita di stufa/camino a legna, dove si possono consumare i piatti tipici preparati dai gestori e godersi dalla finestra il caldo tramonto. Grazie ai suoi gestori Paolo e Cesidio, questo luogo magico si è trasformato in un punto di ristoro per grandi, piccini e amici a 4 zampe dove sono i benvenuti.

La via più facile per raggiungerlo è prendendo il percorso T1 e poi T5 dalla sentieristica del Parco Nazionale d’Abruzzo, dista circa 4km dal Passo del Diavolo per un dislivello di 160m.  L’Ecorifugio è sempre aperto durante il periodo estivo, mentre in quello invernale è sempre meglio telefonare  o scrivere sui canali social per verificare l’apertura, si consiglia sempre  di prenotare. Tel.349.1491633 / 0863.912760

Turismo Responsabile

Invito gli escursionisti a praticare un turismo responsabile, rispettando la natura e seguendo le regole dei rifugi. Contribuire alla conservazione come ad esempio: usare borracce termiche e non bottiglie in plastica, non lasciare buccia di frutta o involucri di vario genere lungo i sentieri. Preservare i luoghi significa anche garantire alle generazioni future di poter godere della stessa bellezza che troviamo noi oggi.

Sicurezza: faccio una piccola premessa per i meno esperti della montagna e fondamentale per chi si avventura nei sentieri, da quelli semplici ai più complicati.

In montagna si va solo se si è:

  • Attrezzati:  equipaggiamento adatto comprende a seconda delle stagioni: scarponi da trekking (non da tennis o sneakers), giacca a vento possibilmente in gore-tex, zaino, borraccia termica, torcia, ghette, cappello e guanti, occhiali da sole, pantaloni lunghi, crema protezione solare.
  • Informati: informarsi prima delle condizioni meteo (app MeteoMont, Georesq), delle difficoltà dei percorsi da studiare prima di partire, essere consapevoli dei propri limiti, avventurarsi solo in sentieri dove le proprie prestanze fisiche e tecniche lo permettono.
  • Mappati: sapere sempre dove si è diretti precisamente, scaricate  le mappe offline, vi consiglio: Mary.cz, Wikiloc, Maps.me con la quale mi sono trovata molto bene anche nei luoghi più remoti dove non esisteva linea.

Conclusioni: I rifugi della Majella non sono solo punti di sosta, ma fanno parte integrante dell’esperienza di esplorare questa maestosa catena montuosa. Ogni rifugio racconta una storia di accoglienza e connessione con la natura, aggiungendo un tocco speciale al viaggio di coloro che decidono di intraprendere l’avventura attraverso le montagne dell’Abruzzo. 

Spero che questi spunti siano stati interessanti e utili. 

E tu da quale rifugio inizi?

Fatemelo sapere qui sotto nei commenti 😉

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4 commenti

Antonio 12 Dicembre 2023 - 20:27

Bellissimo articolo, interessante e ben scritto! Hai messo voglia anche al più pigro degli escursionisti!
Grande Giada, continua così, aspettiamo con ansia il prossimo! Keep it up!

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Angelo 13 Dicembre 2023 - 05:36

Articolo ben scritto con dovizia di particolari e con tutte le informazioni necessarie per chi desidera avviarsi alle escursioni nella bellissima natura dell’Abruzzo.

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Giadatraveler 13 Dicembre 2023 - 15:47

🙏Grazie mille Angelo per il tuo commento! Spero che questo articolo possa essere di ispirazione a più persone con i consigli utili⛰️

Rispondi
Giadatraveler 13 Dicembre 2023 - 15:43

Grazie mille Antonio per questo feedback 😍 Sarò lieta di scrivere altro 🤞🏻 e spero di aver smosso gli animi di chi pigramente ha sempre pensato di voler esplorare la montagna, ora non sono dal telefono ma anche con le proprie gambe ⛰️

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